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Vitiligine
Esempio di Vitiligine
E’ un disordine della pigmentazione caratterizzato dalla perdita parziale o completa dei melanociti in alcuni tratti della superficie corporea, con comparsa di chiazze biancastre (vitium= difetto, dal latino).  
La sua etiologia è sconosciuta, ma esiste una predisposizione genetica, confermata dalla presenza di familiarità nel 10-30% dei casi.
Talora la V. si associa  a malattie autoimmuni (tiroidite, alopecia areata, etc.),  sospettandosi una possibile patogenesi autoimmune, confermata dalla frequente presenza di anticorpi anti-tiroidei. Stress emotivi ed eventi traumatici sono stati riconosciuti quali fattori scatenanti l’insorgenza o l’aggravamento della V.  La V. si localizza inizialmente al viso nella zona periorifiziale, alle mani, ai piedi, gomiti e ginocchia ed in sede genitale, quindi può anche estendersi ad altre aree corporee. 
Esistono le V. segmentali che colpiscono distretti cutanei corrispondenti alle aree di innervazione matamerica  e sono più resistenti alle terapie.
Un altra teoria patogenetica è basata sulla tossicità da radicali liberi, fra i quali i più importanti sono quelli derivati dall’Ossigeno, cosidetti  R.O.S. (radicali dell’ossigeno), che possono causare una perossidazione  lipidica delle membrane cellulari e un danno cellulare,  ed anche se la cute possiede un efficace sistema antiossidante, in determinati momenti di sovraccarico, tale sistema non è sufficiente e quindi i melanociti possono subire un danno cellulare con comparsa di depigmentazione. Questo è il motivo perchè, oltre alle classiche terapie con steroidi e con fototerapia, si consigliano antiossidanti per via orale, ai quali si possono aggiungere altri nutrienti proteici e non ed oligoelementi che potrebbero avere un ruolo positivo nel processo di formazione della melanina.
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