Studio Dermatologico Muscardin
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Peeling (acido salicilico, glicolico, piruvico, tricloroacetico) 1/2
trattamento Peeling
Il Peeling chimico è una tecnica dermocosmetica basata sull’uso di una o più sostanze chimiche irritanti che, applicate sulla cute, determinano, mediante azione esfoliante, la rimozione degli strati cutanei superficiali, favorendo un miglioramento della tessitura cutanea e benefici clinico-cosmetologici della pelle. Tali sostanze riducono la coesione delle cellule della pelle, determinando la rimozione del tappo cheratinico dei comedoni ed il distacco dei corneociti (cellule superficiali), anche favorendo il ricambio cellulare fino alla necrosi delle cellule stesse.
A livello del derma si ha un iniziale effetto irritante con edema ed eritema, con successiva stimolazione dei fibroblasti a produrre glicoproteine e nuovo collagene ed elastina, con il risultato di un riassetto strutturale della componente fibrosa del derma e un miglioramento estetico della tessitura cutanea.
A seconda la maggiore o minore azione esfoliante e quindi la profondità, alla quale la sostanza chimica penetra ed agisce, i diversi “peeling” vengono suddivisi in tre gruppi: quelli LEGGERI o SUPERFICIALI (“soft” o “light peeling”) che arrivano all’epidermide e talora alle papille dermiche: Ac glicolico 30-70%, Ac Mandelico 50%, Ac. Lattico 92%, Ac Salicilico 25-30%., quelli MEDI che arrivano al derma superficiale: Ac. Piruvico 60-70%, Ac. Tricloroacetico 30-35% e quelli FORTI che arrivano al derma reticolare medio: Ac. Tricloroacetico al 50%, Fenolo di Baker-Gordon e di Litton. Esiste anche la possibilità di combinare acidi diversi (peeling combinati).

1) P. SUPEFICIALI o LEGGERI : causano una dininuizione delle cellule superficiali dell’ epidermide (corneociti) con un successivo rimodellamento e rigenerazione, dovuto all’attivazione delle cellule basali. Tali sostanze non arrivano al derma papillare e quindi non presentano complicazioni di tipo cicatriziale con una notevole maneggevolezza. -P.ACIDO GLICOLICO : è un alfa-idrossiacido ( altri alfa-idrossiacidi: ac. lattico, malico, citrico, tartarico) privo di tossicità e avendo 2 atomi di Carbonio penetra di più nell’epidermide rispetto gli altri alfa-idrossiacidi. Applicato sulla cute a basse concentrazioni diminuisce la coesione dei cheratinociti, mentre a concentrazioni più alte e con tempi più lunghi di esposizione può causare necrosi delle cellule.
Le concentrazioni usate vanno dal 30 al 70%, con applicazione per pochi minuti con intervalli di 1-2 settimane per un totale di 4-8 applicazioni al massimo. Dopo la applicazione si può avere un “rossore” che può durare qualche giorno con iniziale sensazione di lieve bruciore. Nei giorni seguenti l’eriteme tende a regredire con lieve desquamazione furfuracea di breve durata. E’ indicato negli esiti di acne lieve in fase non attiva e nel fotoinvecchiamento (rughe superficiali e macchie solari) -P. AC. MANDELICO: viene usato alla concentrazione del 50% con indicazioni simili al gli- colico, e specialmente usato nell’acne di lieve entità, penetrando a livello del follicolo ed esercitando un azione comedolitica, sebostatica e batteriostatica, ma anche nell’iperseborrea e nel fotoinvecchiamento. -P. AC. LATTICO: viene usato alla concentrazione di 92% nelle forme di melasma. -P.ACIDO SALICILICO : è un Beta-idrossiacido, solubile in alcool. Ha azione cheratolitica, con rimozione dei lipidi intercellulari con diminuita coesione dei corneociti e distacco e successivo rimodellamento dell’epidermide. Viene usato alla concentrazione del 25-30% in soluzione alcoolica in casi di Acne lieve-moderata ( acne comedonica e papulo-pustolosa), anche in fase attiva, in associazioni alle classiche terapie anti-acne. La rapida evaporazione dell’alcool lo inattiva spontaneamente senza rischi di iperdosaggio.
E’ sato usato anche nelle iperpigmentazioni melaniche del viso, nei cloasmi gravidici con discreti risultati. Successivamente al peeling per 2-3 giorni si ha una desquamazione contenuta, senza pregiudizio per le normali attività, con un successivo miglioramento dell’ acne e della cute. .....(continua)
     
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